12 is Better Than 6
30/06/2023 - 20:0512 Is Better Than 6 segue la scia segnata dal fenomeno scaturito da Hotline Miami ma con una personalità unica. Si tratta di uno shooter con vista dall’alto potente e abbastanza originale sviluppato dal team di Ink Stains Games.
Per quanto riguarda l’aspetto grafico, i giochi come questi colpiscono non per essere spettacolari ma per essere originali e audaci. Uno si domanda chi potrebbe mai credere che un gioco completamente bianco possa funzionare... però ci riesce e anche piuttosto bene. I disegni sono curiosamente funzionali; per iniziare, non controlliamo un pupazzo, bensì un cerchio, che è come appare dall’alto il sombrero messicano che indossiamo. Un cerchio che spara nella direzione da noi prescelta. Gli scenari sono incredibilmente accattivanti grazie alla purezza del bianco su cui si stagliano le forme tremendamente geometriche, le quali sembrano essere fatte con il righello e disposte a distanze precise e sicure.
Si tratta di un design che cattura più per la sua originalità che per il realismo e, come già detto, per uno stile grafico che sembra imitare disegni che possiamo fare anche noi ma con una maestria che attira l'attenzione. I personaggi, infatti, hanno solo due “versioni”: una cappello/testa/cappuccio dall’alto con una mano che sporge per sparare e quella “pupazzo steso a terra” con una forma meccanica e completamente piatta (non c’è traccia di volume nel gioco, a parte le ombre). In questo caso si possono apprezzare alcuni effetti, come il fumo, che risultano essere sorprendenti in uno scenario come questo.
12 Is Better Than 6 è un gioco per un singolo giocatore. È un’esperienza diretta, facile, senza troppe complicazioni. Abbiamo una serie di obiettivi da completare, tutti pieni di una violenza senza limiti che arrivano al limite del riprovevole, ma che non lo raggiungono mai a causa dell’estetica. Stiamo parlando di un gioco molto divertente, duro e senza fronzoli. Quello che ci sorprende è che, durante le quasi quattro ore di durata, ci spostiamo per zone in cui affrontiamo ondate di nemici in mezzo a villaggi in stile novecentesco e in cui sfruttiamo il denaro lasciato dai morti (uccisi da noi, ovviamente) per acquistare potenziamenti, munizioni o, addirittura, per completare piccole missioni, tutte cariche di semplicità e che ci porteranno dei vantaggi.
Dovremo sparare in tutte le direzioni per sterminare tutti i personaggi intorno a noi. Tuttavia, l’uso del mouse va oltre il semplice scegliere la direzione dello sparo. Siamo nel diciannovesimo secolo, non credetevi che useremo una pistola automatica. Il bottone destro servirà per togliere la sicura, caricando in questo modo lo sparo, e il destro, per sparare. Ovviamente, anche la ricarica sarà manuale. Ma non ci saranno solo revolver, chiaramente. Potremo usare fucili e armi di altro calibro, ma che si sbloccheranno man mano che la storia avanza.
Già che ci siamo, sarebbe interessante parlare della sua semplicità: le missioni non si distinguono tra loro e seguono una linea degli eventi parallela allo spreco di “inchiostro” rosso sul bianco del nostro schermo. Questo colore è simile a quello della visione degli shooter soggettivi quando veniamo colpiti da uno sparo.
Per ultimo, ma non per importanza, c’è da dire che la musica accompagna molto bene l’azione insieme alle voci, agli spari e ai suoni di cose che si rompono e di spari.
12 Is Better Than 6 è un gioco divertente, con diversi punti interessanti e un aspetto visivo davvero sorprendente. Inoltre, dura abbastanza, sia per il fatto di essere indie, sia per la sua tematica che lo porta ad essere breve, anche se i più entusiasti non ne avranno mai abbastanza.