Souldiers
22/12/2023 - 20:20Souldiers è il primo lavoro dello studio spagnolo Retro Forge, ed è a tutti gli effetti un'ode ai giochi retrò. Sia l'aspetto audiovisivo che il gameplay e il livello di sfida ci proiettano in un mondo di pixel e difficoltà diaboliche.
Quando si parla di giochi retrò, ci sono tre aspetti chiave da tenere in considerazione: lo stile pixel-art, che oscilla tra gli 8 e i 16 bit; l'azione diretta e senza fronzoli, nessuna sequenza video o lunghe catene di dialoghi; e l'alto livello di difficoltà, una sfida che pesa anche il più piccolo errore.
Su questi tre pilastri principali si basa Souldiers, un titolo sviluppato da sei giovani spagnoli che hanno scelto un nome più che azzeccato come Retro Forge per il loro studio.
Souldiers è soprattutto un metroidvania 2D, cioè un gioco con azione, piattaforme, esplorazione, enigmi e tocchi RPG. Si tratta di un mix che si inserisce perfettamente nello stile di gioco retrò che abbiamo amato in passato, ma questo non significa che sia facile creare un buon metroidvania. Bisogna ammettere che Souldiers esce vincente da ogni punto di vista!
La prima cosa che colpisce è la cura dei dettagli, dai controlli agli scenari, passando per le animazioni, fino ad arrivare agli aspetti “minori” come i menu o l'interfaccia utente.
Inoltre, Souldiers mette sul tavolo una serie di idee interessanti. La prima si trova proprio all'inizio del gioco, quando dobbiamo scegliere tra una delle tre classi disponibili. Non si tratta di un semplice reskin, ma di tre modi diversi di giocare, ognuno con un approccio diverso, con pro e contro e con alberi di abilità unici. Questo è insolito per i giochi metroidvania, che di solito sono costruiti attorno a un unico personaggio e alle abilità che questo acquisisce. Per questo motivo, Souldiers ha dovuto adattare l'intera avventura alle tre classi, altrimenti si sarebbero verificati squilibri che avrebbero rovinato l'esperienza di gioco.
Un'altra idea interessante di Souldiers sono le sfere. Oltre alle solite abilità che ci permettono di accedere a nuove zone, in Souldiers acquisiamo una serie di sfere che ci conferiscono poteri elementali e selezionabili a seconda di quello che ci serve in quel momento. Inoltre, le sfere aprono nuovi percorsi o ci permettono di utilizzare elementi della scena per avanzare, il che le rende essenzialmente un'altra parte fondamentale della formula metroidvania.
È il genere di gioco in cui si ha voglia (ed è questa la parola chiave) di tornare nelle aree precedenti una volta acquisite nuove abilità. E la nostra curiosità non viene premiata solo con un oggetto o un potenziamento, ma anche scoprendo che la zona era molto più grande di quanto pensassimo all'inizio.
Per ultimo, ma non per questo meno importante, va apprezzata la presentazione audiovisiva di Souldiers. Il gioco di Retro Forge ha praticamente una delle migliori pixel-art del momento.
Il grado di dettaglio degli scenari potrebbe addirittura essere considerato eccessivo. E una menzione speciale va al modo in cui gli elementi dello scenario reagiscono ai colpi, in base alla sfera che abbiamo in dotazione in quel momento.
Anche le animazioni sono di qualità eccellente. Ogni personaggio, sia esso un protagonista, un nemico o un NPC, dispone di molte caratteristiche e sono tutti ben realizzati. Souldiers è una meraviglia per gli occhi. E per le orecchie! Perché la musica non è da meno, con composizioni che trasudano amore per lo stile retrò.