Unravel

12/04/2023 - 12:13



Non appena iniziamo una partita di Unravel, ci appare una dedica del team di sviluppo, in cui afferma che “hanno dedicato tutti loro stessi a questo gioco e sono davvero felici di poterlo condividere con noi”, assicurandoci che “volevano parlare col cuore in mano e toccare temi come l’amore, la nostalgia o il desiderio di ricostruire legami ormai rotti”. Parole che, dopo aver giocato a lungo a Unravel, non saranno vane, bensì più che giustificate.

Vestiremo i panni di Yarny, fatto di lana rossa, che sarà l’unico elemento attraverso il quale potremo esistere e che utilizzeremo praticamente per tutte le azioni che vorremo realizzare. Ma lui non è uno qualsiasi, al contrario, dietro la sua semplicità troviamo un personaggio pieno di vita che, nonostante non proferisca parola durante tutta l’avventura, finisce col rivelarsi più espressivo di molti personaggi di altri videogiochi.

Dopo il filmato introduttivo, nel quale vediamo una signora anziana che sembra vivere da sola in una casa, potremo muoverci per il suo salone per poi entrare nei quadri che fungeranno da ricordi e ci mostreranno le esperienze vissute dalla famiglia che abitava questa casa. Tutto il mondo che ci circonda è stato ricreato, ovviamente, a grandezza gigantesca, visto che Yarny è un essere dalle dimensioni davvero minute.

Questo dettaglio risulterà ancora più interessante nel momento in cui partiremo per il nostro viaggio verso il mondo esterno, uno spazio in cui è impossibile non notare l’affetto e la cura con cui è stato disegnato. I paesaggi non potrebbero sembrare più reali, grazie soprattutto al motore PhyreEngine, capace di rendere un tale realismo fotografico.

Lo scopo della spedizione del nostro personaggio è quello di percorrere più di una decina di livelli formati da piattaforme e puzzle da risolvere. Per farlo, Yarny farà uso unicamente della sua lana di colore rosso per tutte le azioni diverse dal saltare o dal muoversi da una schermata all’altra.

Se in Unravel c’è qualcos’altro che spicca tanto come l’aspetto grafico, questo è sicuramente la sua colonna sonora. Un complesso di strumenti, comandati da violini, fa sì che lo spazio intorno a noi prenda possibilmente ancora più vita. I pezzi composti appositamente per questo titolo sono meravigliosi e accompagnano tutti gli avvenimenti alla perfezione.

Non importa se non ci sono né voci né dialoghi, non ce n’è bisogno. Ogni dettaglio del gioco è eccellente e non ci deluderà. Bisogna davvero fare i complimenti a Coldwood Interactive per il lavoro fantastico che hanno fatto e per trasportarci all’interno di un viaggio impressionante difficile da dimenticare. Come abbiamo già detto all’inizio, avevano dichiarato di voler creare questo gioco con il cuore e, senza ombra di dubbio, Unravel colpisce il nostro. Unravel dimostra che, in casi come questo, non è un costo di 70 euro a rendere migliore il gioco.

Ti è piaciuto?

Inserisci il tuo commento:
Ops... Non hai ancora giocato per più di due ore a questo gioco.
Per pubblicare una recensione sul gioco, devi cedere alla tentazione un po' più a lungo... Almeno 2 ore.

Etichette: